Dal 2018 Soliera propone e produce cultura capace di generare un interesse autentico per i linguaggi artistici del contemporaneo. Dove lo fa? Nel suo monumento simbolo, identitario, il Castello Campori, costruito nel XII secolo come fortezza poi trasformato in dimora signorile, interessato da un consistente intervento di restauro e messa in sicurezza antisismica terminato nel 2017. Negli ultimi sei anni gli spazi del Castello hanno ospitato almeno una mostra d’arte di grande rilievo all’anno: “Intra Moenia. Collezioni Catellani” (2018), “Un paese ci vuole” (2019), la grande esposizione dedicata ad Arnaldo Pomodoro (2020), l’altrettanto formidabile mostra delle opere di Mauro Staccioli (2021), le due più recenti collettive fotografiche “Giochi di verità” (2022) e “Il linguaggio delle immagini” (2023). I solieresi frequentano abitualmente il piano nobile del castello per accedere alla Biblioteca Campori, che negli ultimi due anni post-Covid ha registrato un incremento dei prestiti e avviato un percorso di promozione alla lettura, di cui fanno parte la serie di incontri “Soliera d’autore” e la rassegna organizzata nel 2023 per il ventennale della presenza in Castello. Lungo lo scalone si accede inoltre all’acetaia comunale, mentre dal 2022 una sala viene dedicata alle Raccolte Civiche, l’archivio comunale che conserva un patrimonio di libri, fotografie e documenti.